Le geometrie dell’acqua
- alghisi003
- 26 ago
- Tempo di lettura: 1 min
Dal progetto Mare di Pianura

Nella luce sospesa del mattino, una macchina per l’irrigazione attraversa la pianura come un ponte tra cielo e terra. La sua struttura metallica, quasi aliena nel paesaggio contadino, disegna un arco silenzioso nel vuoto. L’acqua, invisibile in questo istante, è la vera protagonista.
È un’opera umana, precisa, razionale. Eppure, immersa nella nebbia e nella luce, si fa poesia. La tecnologia qui non rompe l’equilibrio, lo serve. Perché in pianura, l’acqua è vita, è controllo, è misura. E queste ruote, questi archi, diventano parte del respiro della terra.
Lo sguardo si perde in fondo, dove la macchina si dissolve nella foschia. Lì finisce la meccanica e comincia l’immaginazione. È in quel punto che la fotografia smette di descrivere e inizia a evocare.
Sopra ogni cosa c’è una forma che veglia, anche quando nessuno la vede.



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