La casa al margine della notte
- alghisi003
- 24 ago
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 26 ago
Dal progetto Mare di Pianura

Una strada deserta taglia la pianura e si perde nell’oscurità. L’unica luce è quella di un lampione, che illumina una casa di mattoni abbandonata o forse solo addormentata. Una finestra è aperta, una luce fioca filtra da dentro. È abitata? È un ricordo? È solo un riflesso?
Questa scena sospesa sembra il fotogramma di un film che non ha bisogno di parole. Tutto è immobile, eppure carico di presenze invisibili. Le ombre si allungano, le crepe dell’asfalto raccontano storie di passaggi e ritorni. Qui il tempo non è fermo: è trattenuto, come il respiro prima di un pensiero.
Questa è la notte della pianura. Non buia, ma fragile. Non vuota, ma densa di attesa.
Dove ogni dettaglio una persiana, un lampione, un ramo mosso dal vento diventa narrazione.
Come scrive Giorgio Bassani:
"Ci sono luoghi dove il passato non è mai del tutto passato. Rimane lì, in agguato, tra le ombre e i lampioni."



Commenti