L’unica pecora
- alghisi003
- 27 ago
- Tempo di lettura: 1 min
Dal progetto Mare di Pianura

In un gregge di capre, ce n’è una che non è come le altre. È una pecora, sola nella sua diversità, eppure perfettamente parte del gruppo. Non si nasconde, non sfugge, non si impone. Sta lì, semplicemente. E nel farlo, ci ricorda qualcosa che spesso dimentichiamo: essere diversi non è un errore, è un modo possibile di appartenere.
Intorno a lei si muove il gregge, ignaro della distinzione. L’erba è la stessa, l’aria è la stessa, il tempo è lo stesso. Solo il nostro sguardo si ferma, incuriosito. E allora la fotografia si fa riflessione. Sul conformismo, sull’identità, sulla dolce resistenza dell’essere sé stessi.
In questo campo della pianura, dove l’uomo è invisibile ma presente, la pecora diventa simbolo. Silenzioso, gentile, potente.
"Essere sé stessi è un atto sovversivo. E spesso, anche un atto sacro."



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